Ricercare l'efficacia nello studio delle Arti Marziali come difesa

Qual è il fine delle Arti Marziali al giorno d'oggi? Quale programma di allenamento può farmi raggiungere i miei obiettivi?

Ricercare l'efficacia nello studio delle Arti Marziali come difesa

Ecco le domande che mi sono posto anni fa prima di decidere di aprire l'attuale corso di Wing Chun a Torino. La risposta? continuo a cercarla...

Ho iniziato a praticare Arti Marziali a 10 anni seguendo i programmi canonici delle discipline più diffuse, in particolare Judo. Sono sempre stato innamorato di quella disciplina, però verso i 16 anni ho iniziato a chiedermi come potessi portare il mio bagaglio tecnico fuori dal contesto del dojo. Il mio Maestro avendo seguito sempre l'iter tradizionale non riusciva a stare dietro alle mie perplessità, giustamente, ma io mi chiedevo: se le Arti Marziali sono nate dal popolo per essere usate davvero, come posso applicare queste tecniche per strada?
Le risposte non arrivarono e dopo poco mi resi conto di essermi avviato per una strada molto lunga. Di lì a pochi anni, per uno o più motivi, lasciai quella disciplina.

Nei miei pensieri quelle domande continuavano (e continuano tutt'ora) ad affiorare e iniziai una vera e propria ricerca tra le discipline.
Per prima cosa mi si palesò davanti il bivio: Arti Marziali o Sport da Combattimento?
A quei tempi non avevo chiara la differenza e l'unica cosa che vedevo era il fatto che le Arti Marziali che trovavo intorno a me avevano fini agonistici, esattamente come la disciplina che avevo praticano per anni, quelle senza fini agonistici erano totalmente prive di esercizi seriamente pratici ma per il più del tempo allenavano forme, infine alcune discipline da ring mi sembravano quasi esclusivamente basate sulla prestanza fisica.
Ho provato un bel po' di cose senza trovare il mio spazio e ho iniziato ad intravederlo quando casualmente incontrai il Wing Chun, ma certamente non bastò difatti iniziai anche a praticare altre discipline che tutt'oggi alleno.

Da allora la mia strada si è delineata in modo più netto ma continuo a cercare le risposte a quelle domande.
Qual è il fine delle Arti Marziali al giorno d'oggi? Perché onestamente non mi è chiaro...

Ne sento un po' di tutti i colori parlando con i vari praticanti delle più svariate discipline. C'è chi parte dallo spirito, chi passa per la filosofia, chi spera di sparare fulmini e chi onestamente vuole solo spaccare un po' di ossa...
Facendosi un giro tra i forum di Arti Marziali di questi discorsi se ne leggono parecchi e credo che sia un po' come sentire discutere la destra con la sinistra o il Toro con la Juve... non se ne verrà mai a capo.

Chi pratica Sport da Combattimento ti dice che fare forme ed esercizi non serve a nulla e per difenderti per strada lo puoi fare benissimo anche facendo questi sport. Bhe certo anche giocando a calcio puoi tirare degli ottimi calci nel culo a chi ti aggredisce, ma il gioco del pallone non nasce certamente per questo.
Chi pratica Arti Marziali tradizionali e si allena quasi esclusivamente con forme ed esercizi di studio, dice che allenarsi con protezioni equivale solo a fare a botte e per difenderti nelle forme c'è tutto ciò che serve. Mi chiedo se questi abbiano mai provato a dire ad un compagno "attaccami seriamente" e se siano poi riusciti a fare qualcosa.
Se volessi essere un po' stronzo potrei anche dire che forse alcuni praticanti di Sport da Combattimento non hanno voglia e pazienza di capire qualcosa di tecnico (per non dire cervello) e alcuni praticanti di Arti Marziali tradizionali non trovano il coraggio di mettersi in gioco e si nascondo facilmente dietro queste giustificazioni. Non facciamo di tutta l'erba un fascio, ovviamente.
Prima di dire se una cosa è utile o inutile bisognerebbe capirne l'obiettivo.

Io da quando ho iniziato a praticare il Wing Chun ho cercato sempre di mettermi alla prova e ne ho prese di santa ragione. Continuo a prenderne di santa ragione. :)

La domanda forse non è "qual è il fine delle Arti Marziali", perché ognuno ti darà la sua risposta... ma "qual è il tuo obiettivo?"
Per me non ci sono altre risposte: Le Arti Marziali nascono per essere applicate efficacemente in qualsiasi situazione di combattimento. Punto.
Quindi non vedo altra soluzione se non quella di creare un programma di allenamento sufficiente a raggiungere questo obiettivo, ben consci che non ci sarà mai una garanzia di successo.

Il mondo delle Arti Marziali non è solo questo, certo. C'è spiritualità, filosofia, educazione, equilibrio, forza di gruppo, amicizia, rispetto, disciplina... e tantissimo altro... ma se chiedete a me io vi rispondo che non sono nate per questo... sono nate per essere efficaci per strada e in guerra. Punto.

Fermo restando che quindi ognuno ci vede ciò che vuole ed è libero di allenarsi come crede e a quanto pare anche di criticare gli altri come preferisce... la domanda a questo punto è: Quale programma di allenamento può farmi raggiungere i miei obiettivi?
Non vogliamo parlare di chi fugge nella disciplina "ignorante" per sfogarsi o di chi si nasconde in quella "filosofica" perché è un caga sotto. Nemmeno di chi prende il "certificato di istruttore" in un paio di mesi e crede di saper fare qualcosa...
Parliamo di chi ha fatto una scelta ragionata e ha deciso di praticare in un certo modo... perché non è la disciplina che conta, ma il modo in cui la alleni! Quale programma di allenamento mi permette di studiare l'efficacia nelle Arti Marziali?

Io sono anni che muto il programma di allenamento per cercare di renderlo sempre più idoneo a farmi raggiungere il mio obiettivo e ricerco l'efficacia nello studio delle Arti Marziali.
Studio la teoria e divento scemo a volte per capirla e renderla sempre più mia. Cerco di applicare la tecnica in tutti gli esercizi cercando di affinarla e renderla spontanea. Metto le protezioni e mi butto in allenamento per cercare di far affiorare tutto quello che ho imparato.
E poi spero che sia la strada giusta... non ho certezze ma solo tanta buona volontà.

Le Arti Marziali non sono solo forme ed esercizi a coppia e non sono solo botte e ring. Le Arti Marziali sono un studio completo su tutti questi aspetti.
L'esecuzione di esercizi tecnici serve a creare schemi di movimento. Gli stessi esercizi devono essere allenati anche in maniera più libera e realistica per abituare meglio le proprie reazioni (simulazione).
Allenarsi in un unico modo è insufficiente perché le arti marziali cambiano e si evolvono come ogni cosa adattandosi al contesto in cui si trovano.

Ho voluto scrivere questo articolo per dedicarlo a tutti i praticanti, qualsiasi sia la disciplina, che la pensano come me e che credono che le Arti Marziali siano nate per essere efficaci. A tutti quei praticanti che mettono da parte i loro dubbi e le loro incertezze e trovano il coraggio di mettersi in gioco e di confrontarsi con se stessi, perché quando indossi i guanti ed inizi ad allenarti non sei li per spaccare la faccia a quello che hai di fronte, ma stai combattendo contro te stesso, contro la tua testa e quello che hai di fronte è il tuo migliore amico e sta facendo lo stesso.

Al corso ho visto passare persone di tutti i tipi e di tutte le età e moltissime di queste hanno tirato fuori la grinta e con tantissimi sforzi sono riusciti ad affrontare le loro paure e le hanno sconfitte ed io voglio complimentarmi con loro e sono orgoglioso di aver fatto parte della loro vittoria.

E se qualcuno mi dice che noi facciamo forme ed esercizi inutili gli dico che non ha capito niente, e se qualcuno mi dice che noi facciamo a botte e basta gli dico che non ha capito niente, perché spesso vediamo quello che ci fa comodo vedere...
Dietro ogni allenamento e ogni livido portato a casa ci sono tanti sacrifici e tante difficoltà... ci sono sforzi e amare sconfitte... c'è coraggio e forza di volontà.

Un grazie a tutti quelli che credono nel nostro gruppo e che danno il proprio contributo con l'impegno e la dedizione.

Buona visione e alzate il volume ;)

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Giovanni Bianco

Giovanni Bianco

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Commenti (3)

  • Marco

    Marco

    06 Gennaio 2015 at 21:21 | #

    Bell'articolo e bel video... Riepiloga in 10 minuti gran parte di ciò che viene fatto nel corso.
    Credo però che sia davvero difficile, soprattutto per chi non ha mai partecipato ad una lezione, capire come esprimi la passione che hai per le arti marziali.
    Avendo vissuto dal primo giorno, tutta la vita del corso, devo dire che sono davvero entusiasta su come sia cresciuto: sia dal punto di vista qualitativo che sul totale dei partecipanti.

    Da quest'anno le lezioni sono 3 e non piu 2, indice proprio del fatto che tu come maestro esprimi tutta la passione che hai per l'insegnamento delle arti marziali, ma soprattutto è indice del fatto che hai saputo coinvolgere molte persone, non per forza amanti delle arti marziali.

    Concludo con un sentito COMPLIMENTI, a te come maestro e a noi come allievi per il bel gruppo che si è formato.

    Rispondi

  • Juri

    Juri

    13 Gennaio 2015 at 18:00 | #

    Bello il video e l'articolo ancora meglio, condivido le tue idee, da ogni parola traspare la passione e le motivazioni che ti spingono, la benzina necessaria per fare tanta strada.
    Si è formato un bel gruppo in continua evoluzione che apprezza il tuo metodo
    ed è coinvolto e stimolato a fare meglio.
    Mi unisco a Marco nel farti i COMPLIMENTI

    Rispondi

  • Giovanni Bianco

    Giovanni Bianco

    13 Gennaio 2015 at 18:21 | #

    Grazie mille ad entrambi.
    Sapere che quello in cui credo è condiviso anche da voi, mi spinge a migliorare e ad andare avanti al meglio.

    Rispondi

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Giovanni Bianco

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